Eleonora Laganà l'artista che genera emozioni recensione di Sonia Demurtas
L'artista Eleonora Laganà riesce in ogni sua opera a genere emozioni e sensazioni, per questo motivo il 13 maggio 2023 è stata premiata al concorso Arte e cultura Vibook Arte con una targa consegnata dalla dottoressa Annamaria Figliano presidente Fidapa, le opere sono state scelte dal volume Artisti e poeti del terzo millennio a cura di Sonia Demurtas ideatrice del premio e promotrice della mostrae dell'evento di due giorni che si è tenuto a Vibo Valentia presso Palazzo Gagliardi. Eleonora Laganà emoziona con i suoi colori e le sue tele come in questo dipinto dedicato a dei piccoli profughi, nei loro occhi si legge tutta la tristezza e la sofferenza che portano nel cuore, sono bimbe spaventate che non hanno più la luce della spensieratezza... dietro i loro silenzi si cela un dolore assoluto ed immenso, forse hanno perso i genitori, forse sono sole al mondo... questa meravigliosa opera di mirabile fattura ci spinge a riflettere e ci incammina in un percorso interiore di consapevolezza...la pittura di Eleonora Laganà ci comunica un disagio interiore, una colpa, poiché gli adulti non sono stati capaci di dare un futuro migliore a questi poveri bambini fuggiti dalla fame, dalla miseria, dalla guerra. Tutta la straordinaria capacità dell'artista sta nella commistione della materia figurativa con l'essenza evanescente del pensiero. Si può affermare che l'artista Laganà ha bisogno
di trasmettere, con il suo pensiero un insegnamento, un messaggio e non solo le proprie emozioni. L’arte ha bisogno di una forte individualità, ma anche di regole che però stanno strette all’individuo che
produce innovazione e che spesso crea opere che vengono comprese solo a posteriori...l'opera di Eleonora Laganà invece è profondamente attuale. Le definizioni di artista e di
arte delimitano l’ambito della sociologia e quello dell’estetica, pur senza risolvere la contaminazione che porta,
da una parte a riconosce l’unicità del lavoro artistico, dall’altra, a oggettivarlo (Mitchell, Karttunen 1991). Un vortice di emozioni aleggia fra le velature pittoriche di questa opera, nel dipinto precisamente nello sfondo dietro le due bambine notiamo il mare, la sabbia umida, il cielo che è ancora sbiadito, manca il sole, manca il bianco candore della luce, restano solo le onde che scivolano lentamente sulla riva e tutto trascinano giù in fondo al mare...Intensa è la narrazione poetica che si cela dietro ogni pennellata dell'artista... Quanti pensieri si materializzano e si fanno condanna. La scena è cupa, al fine di immergere l'osservatore nel componimento pittorico che narra una storia dei nostri tempi, un dolore dei giorni nostri, divenendo così parte di quel tessuto dolorante che ci vede inermi davanti alla tragedia... eppure il dipinto è pura forza di vibrazioni cromatiche che risuonano nello studio figurativo, basti osservare la bimba dai capelli scuri che mette un braccio sulla spalla alla bimba bionda e con la mano la stringe e la trattiene a se, come se volesse dire: non andare via anche tu, non lasciarmi sola.. proteggiamo i nostri sogni, stiamo insieme....si genera in un vortice di emozioni il risveglio del proprio Io che accoglie speranzoso il futuro...le bimbe sono vive e hanno voglia di crescere, hanno voglia di esistere e sperare in un domani migliore. Una composizione suggestiva dove la tecnica mostra lo studio dell'arte che l'artista ha fatto sui soggetti e sull'ambiente dove tutto riverbera nei tratti cromatici. Un'intensa narrazione pittorica che coinvolge lo spettatore sia nell'aspetto naturalistico che in quello dell'Io interiore. Solo l'artista Eleonora Laganà poteva regalarci suggestioni e riflessioni così profonde... Un'opera di forte impatto motivo che racconta e condanna l'indifferenza. ( Sonia Demurtas critica d'arte contemporanea)
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