Le tele dell'artista Francesco Petrolo ci raccontano di scorci calabresi meravigliosi, ricchi di colore e suggestionanti atmosfere, se osserviamo questo dipinto si notano tante casette bianche raggruppate, come se fossero in attesa, Francesco Petrolo ci racconta anche del tempo che muta e dei colori della luce; nelle giornate di leggera foschia infatti, il cielo sembra essere diverso e in quella maestosa quiete tra le nuvole si vedono irrompere dei grandi fasci di luce che sembrano arrivare fino a terra, questi fasci imponenti di abbagliante sole sembrano congiungere il cielo e la terra, seguendo un andamento chiaramente rettilineo, tutto appare più bello, più calmo, più significativo, come se Dio volesse raccontare la bellezza del suo creato donando tela e colore ad un pittore. Tutto in questa opera di Petrolo diviene calma, serenità... fuggevole bellezza.
Si può benissimo affermare che l’ opera di un artista è un inno al creato. Ed ogni opera di Franco Petrolo scintilla di sublime bellezza, come un canto d'amore verso tutte le cose belle della terra e il cielo. Nato a Sant’Onofrio in provincia di Vibo Valentia, l'artista vive a Gioia Tauro, dove ha il suo studio.
Artista a tutto tondo, accreditato nel panorama della pittura italiana ed internazionale.
Il suo percorso è costellato di premi e riconoscimenti. Francesco Petrolo, è capace di spaziare da una tecnica all'altra con disinvoltura, le sue opere denotano un forte attaccamento alle origini e alla sua amata terra di Calabria. Talento, umanità,
capacità di esecuzione e umiltà sono gli ingredienti che contraddistinguono la sua arte fatta di innovazione coloristica e tematiche sempre nuove e originali. In lui vibra una disinvolta modernità espressiva. È uno dei maestri più accreditati nel panorama della pittura italiana ed internazionale.
In lui arde il sacro fuoco dell’arte. Sono innumerevoli le mostre che, in più di 50 anni di feconda attività, lo hanno visto protagonista. Ha collezionato in tutta Italia vari riconoscimenti, Così come numerosi sono i premi ricevuti un po' ovunque, tra questi ricordiamo: premio città di Pizzo 2001 e Regione Calabria 2006.
(Sonia Demurtas)
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