Stefano Scalabrino creatore di "vene grezze" l'eternità che risiede nella natura

 Stefano Scalabrino creatore di venegrezze 



Nato a Vicenza il 26 dicembre del 1971 ha vissuto in giro per l'Italia a causa del lavoro di suo padre (generale in carriera) su è Laureato in filosofia indirizzo fenomenologico

Fin da piccolo ha sempre avuto la sensazione di vedere oltre le cose, come se ci fosse una realtà al di là delle nuvole, una verità nascosta nel cuore delle cose...inizia così a sentirsi stimolato dalla sua visione delle cose e cerca di plasmarle con la pittura e la scultura evolutasi con il tempo nel suo linguaggio più intimo e vero, sfociato poi nel progetto da lui definito "vene grezze". 

Attualmente vive in montagna... li dove il silenzio non è mai del tutto vero, lì dove anche una figlia che cade ha il suo peso, quello della bellezza. Vive nel comune più piccolo del Veneto (104 persone) dove la natura governa il freddo è pungente nulla è comodo ma la vita è qualitativamente superiore. 🍀 Possiamo realmente dice che: Stefano Scalabrino, con Vene grezze, è uno dei maggiori rappresentanti dell'arte "amica della natura". Infatti proprio immergendosi nella natura il nostro artista trova linfa per la sua creatività. La Natura sceglie forme uniche e spontanee, a cui il nostro Stefano non fa altro che dare un senso ed un'anima... "Vene grezze" si ispira ad un richiamo antico che connette l'uomo al senso di tutte le cose. 🍀Stefano vede la natura come esaltazioni di ciò che nasce perfetto e va solo arricchito di dettagli, in questa esaltazione della natura che lo circonda ogni cosa prende vita in maniera mirabile; 


"Vene grezze" nasce dall’incontro tra luce e materia, tra il respiro della natura e le sue mani.

Ogni opera prende vita dal legno raccolto nel bosco — mai tagliato, ma accolto nel suo stato di trasformazione — e diventa una scultura luminosa, un corpo di luce che continua a vibrare della sua linfa.


Il progetto si fonda sull’idea che la vita non conosce fine, ma solo metamorfosi. Come la linfa scorre negli alberi e il sangue negli esseri viventi, così la luce attraversa il legno, rivelandone le venature come percorsi interiori, memorie, ferite e rinascite.

Per lui il legno guida il gesto creativo non viene forzato, ma ascoltato. La forma emerge da sé, come se la materia avesse una voce segreta che chiede solo di essere tradotta in luce.🍀Le sue opere sono caratterizzate ed ispirate dalle forme organiche della natura. Elementi che scrutano il mistero nascosto delle cose, figure che sottolineano l’appartenenza dell'uomo alla natura, in un equilibrio unico delle forme tra luce ed ombra, tra pieni e vuoti, curve e incavi che divengono il carattere distintivo di tutto il suo Focus. L'artista indaga la connessione con ciò che lo circonda come un segno di speranza e di fede nell'umanità. La natura fornisce all'artista un repertorio illimitato di forme e di ritmi: i rami, le radici i tronchi e le rocce corrose dal tempo, mostrano il modo in cui la natura lavora le cose, formando figure oniriche, uniche ed irripetibili... Anche gli alberi silenziosi, insegnano a riconoscere i principi con cui si sviluppano le connessioni tra noi uomini e ciò che ci sta intorno... Stefano in mezzo alla natura si sente vivo, pieno di energia e creatività e va alla ricerca dell'essenza intrinseca in tutte le cose...ed è proprio immergendosi in quelle sensazioni primordiali che ci hanno reso uomini, che ci si rigenera. L'artista in questo scambio di energia comprende anche che la natura esige rispetto. Ed allora nasce la sua creazione come Arte che diviene balsamo per l'anima, unguento di pace che cura lo spirito e ci immerge in quella calma interiore che è il canto sacro e vivo della natura. Il fruscio delle foglie, il profumo della terra...ogni cosa si amplifica nel silenzio della solitudine e prende vita nel sogno della creazione. Il suo è un cammino nell'arte già esistente poiché nulla al mondo è perfetto come la natura stessa e da questa arte genera altra arte. Echi di conchiglia forgiano le sue malinconie... che si traducono in elementi vibranti ed appassionati.. Avere un opera di Vene Grezze è entrare in sinergia con il creato.

L'incontro con Sandoz e Gianni Savarese sono stati illuminanti per Stefano, in quanto ha trovato due anime affini, persone che hanno la sua stessa visione della vita e delle cose e soprattutto due amici che lo hanno fatto sentire decisamente meno 'alieno" come lui stesso si definisce. La sua vita è ricca di eventi culturali e tantissime mostre, a Brescia 

oltre alla mostra è stato anche relatore, la sua prossima tappa sarà Parigi ... in un continuo viaggio che definisce la sua evoluzione di Artista e sognatore. ( Sonia Demurtas, critica d'arte emozionale) Stefano Scalabrino creatore di venegrezze 






Nato a Vicenza il 26 dicembre del 1971 ha vissuto in giro per l'Italia a causa del lavoro di suo padre (generale in carriera) su è Laureato in filosofia indirizzo fenomenologico. 


Fin da piccolo ha sempre avuto la sensazione di vedere oltre le cose, come se ci fosse una realtà al di là delle nuvole, una verità nascosta nel cuore delle cose...inizia così a sentirsi stimolato dalla sua visione delle cose e cerca di plasmarle con la pittura e la scultura evolutasi con il tempo nel suo linguaggio più intimo e vero, sfociato poi nel progetto da lui definito "vene grezze". 


Attualmente vive in montagna... li dove il silenzio non è mai del tutto vero, lì dove anche una figlia che cade ha il suo peso, quello della bellezza. Vive nel comune più piccolo del Veneto (104 persone) dove la natura governa il freddo è pungente nulla è comodo ma la vita è qualitativamente superiore. 🍀 Possiamo realmente dice che: Stefano Scalabrino, con Vene grezze, è uno dei maggiori rappresentanti dell'arte "amica della natura". Infatti proprio immergendosi nella natura il nostro artista trova linfa per la sua creatività. La Natura sceglie forme uniche e spontanee, a cui il nostro Stefano non fa altro che dare un senso ed un'anima... "Vene grezze" si ispira ad un richiamo antico che connette l'uomo al senso di tutte le cose. 🍀Stefano vede la natura come esaltazioni di ciò che nasce perfetto e va solo arricchito di dettagli, in questa esaltazione della natura che lo circonda ogni cosa prende vita in maniera mirabile; 


"Vene grezze" nasce dall’incontro tra luce e materia, tra il respiro della natura e le sue mani.


Ogni opera prende vita dal legno raccolto nel bosco — mai tagliato, ma accolto nel suo stato di trasformazione — e diventa una scultura luminosa, un corpo di luce che continua a vibrare della sua linfa.




Il progetto si fonda sull’idea che la vita non conosce fine, ma solo metamorfosi. Come la linfa scorre negli alberi e il sangue negli esseri viventi, così la luce attraversa il legno, rivelandone le venature come percorsi interiori, memorie, ferite e rinascite.


Per lui il legno guida il gesto creativo non viene forzato, ma ascoltato. La forma emerge da sé, come se la materia avesse una voce segreta che chiede solo di essere tradotta in luce.🍀Le sue opere sono caratterizzate ed ispirate dalle forme organiche della natura. Elementi che scrutano il mistero nascosto delle cose, figure che sottolineano l’appartenenza dell'uomo alla natura, in un equilibrio unico delle forme tra luce ed ombra, tra pieni e vuoti, curve e incavi che divengono il carattere distintivo di tutto il suo Focus. L'artista indaga la connessione con ciò che lo circonda come un segno di speranza e di fede nell'umanità. La natura fornisce all'artista un repertorio illimitato di forme e di ritmi: i rami, le radici i tronchi e le rocce corrose dal tempo, mostrano il modo in cui la natura lavora le cose, formando figure oniriche, uniche ed irripetibili... Anche gli alberi silenziosi, insegnano a riconoscere i principi con cui si sviluppano le connessioni tra noi uomini e ciò che ci sta intorno... Stefano in mezzo alla natura si sente vivo, pieno di energia e creatività e va alla ricerca dell'essenza intrinseca in tutte le cose...ed è proprio immergendosi in quelle sensazioni primordiali che ci hanno reso uomini, che ci si rigenera. L'artista in questo scambio di energia comprende anche che la natura esige rispetto. Ed allora nasce la sua creazione come Arte che diviene balsamo per l'anima, unguento di pace che cura lo spirito e ci immerge in quella calma interiore che è il canto sacro e vivo della natura. Il fruscio delle foglie, il profumo della terra...ogni cosa si amplifica nel silenzio della solitudine e prende vita nel sogno della creazione. Il suo è un cammino nell'arte già esistente poiché nulla al mondo è perfetto come la natura stessa e da questa arte genera altra arte. Echi di conchiglia forgiano le sue malinconie... che si traducono in elementi vibranti ed appassionati.. Avere un opera di Vene Grezze è entrare in sinergia con il creato.


L'incontro con Sandoz e Gianni Savarese sono stati illuminanti per Stefano, in quanto ha trovato due anime affini, persone che hanno la sua stessa visione della vita e delle cose e soprattutto due amici che lo hanno fatto sentire decisamente meno 'alieno" come lui stesso si definisce. La sua vita è ricca di eventi culturali e tantissime mostre, a Brescia 


oltre alla mostra è stato anche relatore, la sua prossima tappa sarà Parigi ... in un continuo viaggio che definisce la sua evoluzione di Artista e sognatore. ( Sonia Demurtas, critica d'arte emozionale)

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