Miriam Jaskierowicz Arman

Costruendo il calendario artistico poetico targato SD collezioni, tra i vari dipinti da scegliere arriva un'opera dell'artista Miriam Jaskierowicz Arman... un' opera che senza apparente motivo andava a colmare un tassello nel mese di Aprile... tutto si costruisce perfettamente. Quando Sonia Demurtas comunica con un messaggio scritto su Messanger: "Ti è capitato Aprile, Miriam"...l'artista emozionata ha risposto "niente capita per caso! Aprile è il mese del compleanno di mia figlia"... una figlia che ogni anno puntualmente nel mese di Aprile si fa ricordare con un segno, poiché non è più qui. Con questo particolare accadimento scopriamo chi è Miriam JaskJaskierowicz Arman, un artista dal talento innato che abbraccia le mille sfumature dell'arte e nell'arte ritrova se stessa, una donna singolare, che affascina per i suoi modi, i suoi gesti, le sue virtù. In una recente intervista Miriam dice: “I miei lavori sono pezzi della mia anima - esordisce Miriam - ho vissuto in diversi paesi del mondo e nei miei quadri c’è tanto della verità della mia vita. Tutto ciò che realizzo ha a che fare con chi sono”. Ogni cosa per Miriam è dettata da un messaggio, un dono di amare la vita che va oltre la vita stessa. L’arte di Miriam Jaskierowicz Arman trova espressione anche nella scrittura, nella poesia, nella musica. Sembra baciata da wuesta musa che la sceglie e la accoglie in ogni campo, facendola mai sentire sola. Miriam attualmente è insegnante di canto a Reggio Calabria, ed i suoi alunni provenienti da diverse zone del mondo la vedono come una grande mamma da ascoltare e seguire. Ma torniamo ai suoi dipinti. “Quando inizio a dipingere - racconta - ciò che emerge è una visione interna che viene trasmessa all’esterno. I critici, nel mio percorso artistico, hanno paragonato i miei lavori a Picasso, a Dalì, a Gauguin, ma io dico sempre, il mio lavoro è Arman, perché sono io, non prendo le idee dagli altri. Realizzo la mia arte come la vedo io”.
Un’arte che esprime inquietudine, dolore, profondità della vita e dei valori della vita, ognuno può leggerci dentro qualcosa di sé. Ed è per questo motivo che i suoi quadri sono senza un titolo, per Miriam è più importante che chi li osserva, apra il proprio cuore e percepisca un messaggio, una sensazione unica, perché il “quadro parla”. “Le mie mostre hanno l’intento di condividere la mia vita con gli altri, perché in essa si rispecchiano le immagini di altre vite” chiosa l’autrice. Un’esistenza ricca di avvenimenti importanti la sua, che l’hanno segnata ma mai fermata. Nata in Germania dove ha vissuto fino all’età di sedici anni, da genitori che sono sopravvissuti ai campi di concentramento, poi si trasferisce con la famiglia in America e da lì in un susseguirsi di paesi, Israele, Ungheria, Ucraina, Uruguay e approda in Italia. “In ogni posto nel mondo dove ho vissuto c’erano colori particolari, ma a Kiev ho vissuto i due anni e mezzo più belli della mia vita artistica, come è stata lì non è stata da nessuna parte. Sono arrivata a Kiev nel ‘92 dopo la caduta del muro, si respirava libertà. Ho avuto una vita artistica straordinaria e da Kiev sono usciti dei quadri fenomenali, mostre travolgenti”. E in ogni quadro di Miriam si possono scorgere i colori dei paesi in cui ha vissuto o visitato. (dialogo-intervista con l'artista a cura di Sonia Demurtas) Per quanto riguarda il calendario artistico poetico targato SD Collection 2023, insieme a Miriam troviamo l'artista Romina Monteleone nativa di Vibo Valentia ed ora residente a Roma, Monica Colombaro residente a Belluno, poetessa emergente ed il poeta Maurizio Laugelli con la sua poesia dedicata al mese di aprile. Tutto sembra essere un armonioso abbraccio d'arte...

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