La perla di Tropea -un'opera dell'artista Gregorio Procopio, realizzata in esclusiva per Sonia Demurtas

Forse al blu non c’era fine, forse cielo e mare continuavano a specchiarsi l’uno nell’altro in eterno, senza mai congiungersi. Era qualcosa di troppo grande per poter anche solo essere pensato, era l’infinito. (Licia Troisi)
Così nasce un blu per ogni luogo... un blu per ogni mare...un blu per ogni cielo...un blu infinito che conquista tutto e tutti, un blu profondo che l'artista Gregorio Procopio mette in alcune sue opere dense di significato, senza perdere la poesia dell'incanto ma accogliendolo per poi farcene dono. Tra i suoi ultimi dipinti, emerge imponente e maestoso:"ll Santuario di Santa Maria dell’Isola", un sublime acrilico su tela 30x40. Come possiamo vedere dal dipinto la chiesa di Santa Maria dell’Isola sorge su un bellissimo isolotto che è riconosciuto come simbolo di Tropea, nota località turistica del Tirreno calabrese. In questa opera dai colori intensi vibra tutta la passione dell'artista Procopio. Dalla sua opera emerge chiaramente il senso della luce, una luce quasi dorata che dalle arcate interne crea un gioco di luce e contrasto che si staglia e si diffonde verso l'esterno della chiesa,... tutto è movimento di colori... anche il cielo acquista una certa dinamicità e si abbraccia con il mare in un gioco di tenera emozione... Fluttuano sui toni di un tramonto ormai lontano, nuvole imperfette... la brezza lieve di una luce fuggente diventa un richiamo di nostalgia, come un canto di sirena giunge da lontano..."Se solo questo blu profondo potesse parlare di quanto infinito ha visto tra mare e cielo in questo tempo fatto di attese!".. L’azzurro... Questo colore che esalta la profondità...diceva Gaethe che: esercita sull’occhio un’azione singolare e quasi inesprimibile. Esso è, nell’aspetto, una contraddizione composta di eccitazione e pace. Così l'artista Gregorio Procopio si muove con estrema disinvoltura tra blu profondo e azzurro, tra il naturalistico e il semi-astrattistico. Questa sua opera riporta alla mente Wassily Kandinsky quando dice che:"L’inclinazione del blu all’approfondimento è così grande che proprio nelle tonalità più profonde diventa più intensa e acquista un effetto interiore più caratteristico. Quanto più il blu è profondo, tanto più fortemente richiama l’uomo verso l’infinito, suscita in lui la nostalgia della purezza e infine del sovrasensibile... L'artista calabrese Gregorio Procopio è nato a Catanzaro nel 78, e si è trasferito per motivi di studio a Reggio Calabria .. Da allora la sua arte è cresciuta sempre di più...il 2023 lo vede protagonista nel Catalogo d'Arte e Poesia Contemporanea a cura di Sonia Demurtas
il suo stile raffinato e altamente particolare gli dona la capacità di imprime sulla tela luoghi e volti, spaziando dal sacro al profano, in un richiamo di scambi ammirevoli di colori, luci ed ombre.. In lui vivono mondi incantati che ancora devono essere trasfigurati sulla tela, in quell' azzurro cielo che sovrasta i suoi paesaggi all'infinito... nel vortice di un sogno che si concretizza sulla tela...e che un tempo fu il luogo della sua suprema erranza… (Sonia Demurtas, critica d'arte emozionale)

Commenti

  1. "Nel blu dipinto di blu" spaziava la fantasia di "Volare" di Domenico Modugno.
    Nel blu profondo, cielo e mare, e nell'azzurro dai toni più pacati, si immergono i dipinti dell'Artista Gregorio Procopio.
    Troviamo nelle sue opere i toni blu che profumano d'immenso, d'infinito, come se il cielo ed il mare si specchiassero l'uno nell'altro, pur mantenendo i loro confini.
    Egli conferisce ai suoi dipinti un sentimento di mistero e d'arcano con le sue decise pennellate.
    Forse che la sua pittura aneli a un misterioso sogno che dal cielo e dal mare si diffonda alla nostra mente?
    Tra i suoi dipinti spicca "Il Santuario di Santa Maria dell'Isola", icona di Tropea, famosa località turistica della Costa degli Dei.
    Trattasi di un meraviglioso dipinto in cui sprazzi di luce gialla color dell'oro, emanano dalla Chiesetta, in cima all'isola, ed inneggiano alla sacralità del luogo, da cui la radiosa luce si diparte, a deciso contrasto con un blu, che simboleggia l'Infinito.
    Completa il tutto un cielo in cui fuggenti nuvole, dai toni rossastri, vagano nell'infinita volta celeste.
    In conclusione, quindi, possiamo definire l'Artista Gregorio Procopio il Pittore del blu, e del colore azzurro. colori che configurano un sentimento di pace e trascendentale astrattismo.
    Complimenti all'Artista Gregorio Procopio che, a merito, entra a far parte del "Catalogo artisti e Poeti del terzo Millennio" a cura di Sonia Demurtas.
    A Gregorio giungano i nostri migliori auguri di futuri riconoscimenti e meritati successi.

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