Lo scultore Tonino Gaudioso nel catalogo d'arte e poesia contemporanea targato SD Collection

Tonino Gaudioso, classe ’81, è un artista e scultore calabrese, originario di Zungri, piccolo paese in provincia di Vibo Valentia. La sua passione per l’arte, si è trasformata oggi, nel suo lavoro. Il giovane zungrese ha frequentato l’Istituto d’Arte di Vibo Valentia, precisamente il corso di restauro legno “Progetto Michelangelo”. Allievo di Zappino Formatosi all’Istituto d’Arte di Vibo Valentia, Tonino Gaudioso si è successivamente trasferito a Milano per frequentare l' Accademia di Brera, presso la quale si è perfezionato, acquisendo elevate competenze artistiche nel campo della scultura. Vive tra Zungri e Milano, partecipando a diverse mostre, tra cui la personale “Vento del Sud” patrocinata dal comune di Bresso (MI). Ha collaborato con il Maestro Ciccio Famà e con l’artista vibonese Antonio La Gamba. Tutta la sua vita e' incentrata sul lavoro e sul suo amore per l'arte. Le sue opere lo hanno portato in giro nelle varie regioni italiane ed anche all'estero. Le donne, i cavalli, le Madonne, i santi... Le sue creazioni si dividono tra arte sacra e profana. Le sue sculture, esprimono l’idea del movimento, come i cavalli pronti a saltare un ostacolo... Quando modella un corpo, invece, il gioco di luce ed ombra riesce a creare un equilibrio assoluto.
Si lascia guidare dall'istinto e dalla frenesia del fare, le sue opere ricche di particolari, catturano lo sguardo dell'osservatore. Ogni luogo in cui le opere del Gaudioso sono situate, risplende di una particolare armonia e vitalità. L'artista Tonino Gaudioso e' capace di fare risaltare qualsiasi spazio in cui gli viene chiesto di realizzare un' opera.
Tra le più belle creazioni artistiche ricordiamo: la ballerina, tratta da una figura femminile dal vero. Anche il marmo di Carrara viene modellato in maniera semplice e vitale, un esempio è "il leggio" realizzato per la chiesa di San Basilio a Cessaniti. Ogni opera acquista leggerezza, proprio come un volo di farfalla che leggiadra si poggia sulle dita di una mano. (Sonia Demurtas)

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