Sarà presentato il 25 marzo il libro di Licia D'Urzo: Sulle Ali dei Ricordi edizione a cura di SD collection di Sonia Demurtas

Sarà presentato il 25 marzo, presso la scuola media di Stefanaconi alle ore 11, il volume: Sulle Ali dei Ricordi -tradizioni, usi e costumi della Stefanaconi di un tempo” di Licia D’Urzo, con la collaborazione di Melina Morelli (che ha realizzato la copertina con un suo dipinto e la parte grafica) ed edito da Sonia Demurtas, presidente dell’Accademia di Arte e Poesia Fior di Loto, di cui Licia D’Urzo fa parte. La prefazione è a cura di Francesca Misasi e le curiosità con note storiche sono state curate da Sonia Demurtas. All'evento sarà presente il sindaco di Stefanaconi avv. Salvatore Solano e il preside della scuola prof. Raffaele Vitale.
Come si evince dal titolo, l’opera parla di passato e di ricordi: vuole essere un testamento morale di idee e valori da consegnare alle giovani generazioni. L’insegnante Licia D’Urzo, nativa di Stefanaconi è riuscita nell’intento con sorprendente semplicità e ricchezza di particolari, ridisegnando, attraverso i suoi ricordi, un periodo storico non facile ma non per questo meno affascinante, con l’intento di passare il testimone a chi vorrà raccoglierlo per conoscere e collocare le proprie radici nel tempo. È il libro della sua vita che diventerà memoria del suo paese, un paese piccolo ma ricco di storia e tradizioni millenarie che non dovranno andare perdute. Licia D'Urzo detta anche la maestra Felicetta, ha insegnato per tanti anni a Stefanaconi ed è stata un esempio per molte donne e molti suoi alunni.
Nel libro la narrazione dei luoghi, dei fatti, delle persone e degli accadimenti è chiara, fluida, vivida e precisa, come uno storico accorto lei narra i fatti così come sono avvenuti, senza dare giudizi e senza preconcetti. Non troviamo nel libro immagini surreali, ma immagini vere, a volte crude, dolorose ma mai filtrate o falsate dall’opinione, personale affinché ciò che si trasmette sia la fotografia reale di un modo di essere, di vivere e di sentirsi parte di quella specifica realtà. E così lei ha fatto in ogni episodio, in ogni capitolo, come nel breve racconto che parla della guerra e del periodo fascista, racconto descrittivo, esauriente, centrato su quello che guerra e fascismo hanno rappresentato per il piccolo borgo di Stefanaconi e sul dolore arrecato a molti abitanti del luogo per le perdite subite in termini di giovani vite.

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