Antonio Parisi entra a pieno titolo nella selezione Albo D'ORO degli Artisti del terzo millennio a cura di Sonia Demurtas

Antonio Parisi, nato a Catanzaro nel 1974, vive a Gioia Tauro, ama l'arte del Rinascimento su cui alcune volte si Antonio Parisi è il nostro artista in evidenza... colui che sarà presente anche nella prossima edizione Albo d'oro degli Artisti... amante dell'arre del rinascimento...in essa concentra anche la sua ispirazione.
Le sue opere sono delicate composizioni tratteggiate con gusto, in cui ritroviamo corpi sinuosi, perfetti ed eleganti, donne belle come madonne o uomini muscolosi che emergono dalle sue tele come luce che nasce dal buio. Perfetti sono i visi, gli occhi e le mani che l'artista riesce a riprodurre con minuziosa e dettagliata grazia. Le sue opere sono dipinti affabulanti in cui affiora la dimensione pura di un sogno affidato al nostro sguardo,Antonio Parisi ci proietta in un mondo dove la luce, chiara e limpida emerge nella sua espressione più pura, illuminando anche la notte più scura. Ha iniziato a dipingere prima con acquerelli, poi con disegni a matita, passando poi per i colori ad olio e giungendo in fine all'acrilico per una questione di velocità. La luce che risiede nelle sue tele sta ad indicare che è alla Fede che l'uomo deve tendere per rischiarare il suo cammino di vita. Spesso nelle sue tele emergono colori sublimi, le pennellate veloci regalano tocchi accesi di limpide sfumature cangianti, stupefacente l'effetto cromatico nelle scene di vita quotidiana, singolare il suo modus operandi: Antonio ama dipingere di notte, quando tutto è calma, quando tutto e silenzio e meravigliosa quiete. Complimenti all'artista che farà sicuramente molta strada nel campo dell'arte.Al Premio Arte San Valentino 2024, presenta un'opera enigmatica che ha uno sfondo scuro, la donna è seduta, come in attesa di quell'amore che sa che non potrà mai giungere, il braccio scende giu' e trattiene dei palloncini, i palloncini tenuti stretti attaccati al filo non volano via, poiché "lasciar andare" vuol dire accettare che le strade si separino e che ognuno continui per la propria. E accettare vuol dire liberare l’altro da tutti quei legami sia fisici, che emotivi, che di pensiero, che lo tengono legato a noi stessi. Nel dipinto la donna ha la testa china sul ginocchio, i capelli scendono sulla gamba..un senso di solitudine pervade ogni cosa. II dipinto diviene per queste caratteristiche l'immagine malinconica di un amore perduto. Come parole buttate al vento i palloncini esprimo quel senso di leggerezza eterea che però è destinata a svanire nonostante la ragazza cerca di trattenerli....Amore nella sua materiale caducità che resta indelebile nell'anima. Amore che fugge via, amore che ferisce e annulla la gioia di vivere, amore che abbandona, che non ascolta, che non vuole esistere.. Antonio ci ha condotto cosi nella sua opera silenziosa e piena di solitudine, mostrandoci l'altro volto dell'amore, quello che ferisce e può fare male. Le sue opere sono luoghi che il cuore indaga e l'inquietudine attraversa. (recensione a cura di Sonia Demurtas)

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