Il reggino Francesco Logoteta alla Expo' Arte Messina
Per 30 giorni Messina sarà invasa di opere d’arte, grazie all'Expo Arte Messina che è stata inaugurata il 4 ottobre ed è già un grande successo. L’inizio di un percorso entusiasmante che è stato appoggiato da enti e istituzioni, tra cui l’Ordine degli Architetti, la Fondazione Architetti del Mediterraneo, che sono partner dell’evento. C’è voglia di creare rete e sinergie per dare, finalmente, a Messina una sua Biennale dice Gianfranco Pistorio, direttore artistico Expo Arte Messina 2024. Tra gli artisti presenti all'eventuale i calabresi Tina Nicolò, Carmela Mafrica, Nino Romano e Fulvia Rocca (calabrese di nascita e siciliana di adozione) e gli artisti Cosimo Allera e Francesco Logoteta, tutti artisti di spicco che hanno fatto parte dell' Associazione cultura Fior di loto, con la loro presenza nel Catalogo d'arte: Artisti e Poeti del terzo millennio a cura di Sonia Demurtas. Presso il Palazzo Arcivescovile di Messina, sono esposti alcuni dei lavori dell'artista
Francesco Logoteta, nato a Reggio Calabria, dove vive e lavora. Si definisce un artista eclettico e libero da parametri accademici. Ha partecipato a numerose collettive: nel 2014, in particolare, a quella che ritiene la più significativa, una personale, nella quale il ricavato della vendita di trentadue opere è stato devoluto alla ricerca contro il mieloma multiplo. Ha sempre nutrito un'intima passione per tutto ciò che riguarda il bello delle cose. Il forte legame con la sua terra viene raccontato attraverso le sue prime opere, caratterizzate da un trionfo di colori che rimandano a miti e leggende come Morgana e Scilla. "Ritengo di essere un privilegiato perché sono nato in uno dei posti più belli del mondo, la Calabria, la terra del sole, del mare, dei profumi e dei colori. Quando nasci in un luogo così misterioso e mitico non puoi non amarlo e non esserne profondamente attratto". Da qui l'ispirazione della sua arte con la quale ha sempre cercato di comunicare la bellezza che lo circonda. L'evoluzione del suo percorso pittorico si ispira quindi alla "sua" Reggio ed alla Magna Grecia e spazia dal figurativo all'astrattismo dove, ancora una volta, luoghi, forme e colori, sono la rappresentazione di oggetti, strettamente legati alla storia di ciò che un tempo fu la sua terra.
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