José Miranda: la forza del segno e la poesia della forma

José Miranda: la forza del segno e la poesia della forma La collaborazione con Sonia Demurtas apre nuove prospettive internazionali all’artista portoghese “Nessun artista può sentirsi appagato solo dall’arte. C’è il naturale desiderio di rendere nota la propria maestria.” Questa riflessione, che appartiene al sentire più autentico di ogni creatore, trova piena realizzazione nel percorso di José Miranda, artista portoghese che ha saputo coniugare rigore tecnico e intensità espressiva in un linguaggio personale e riconoscibile. Nato a Foz do Douro, nel cuore di Porto, nel 1955, Miranda si forma inizialmente come economista, ma fin da giovane manifesta un profondo interesse per il disegno. La matita è il suo strumento d’elezione: con essa traccia linee essenziali, dense di vita e di introspezione. Nei suoi primi lavori, realizzati esclusivamente in grafite, il nero diventa protagonista assoluto — una dimensione poetica e drammatica insieme, capace di raccontare la forza del mare, la durezza dell’esistenza, la tensione verso la luce. Nel corso del tempo, Miranda amplia la propria ricerca artistica approdando alla Graffiti Art, linguaggio che interpreta con sensibilità e cura compositiva, senza mai rinunciare a una forte impronta umanistica. Al centro della sua visione rimane sempre l’essere umano, colto nei suoi sguardi e nelle sue emozioni più profonde. “È negli occhi che nasce l’opera”, afferma l’artista, che da otto anni dedica gran parte della sua vita al disegno, ritraendo amici, poeti e figure del mondo culturale con empatia e precisione quasi rinascimentale. Una collaborazione che valorizza il talento Una tappa significativa nella carriera di José Miranda è rappresentata dall’incontro con Sonia Demurtas, critica d’arte, editrice, poetessa e fondatrice dell’Accademia di Arte e Poesia “Fior di Loto”. La Demurtas, da sempre attenta alla valorizzazione dei talenti contemporanei, ha intuito la qualità e la profondità della ricerca di Miranda, includendolo in importanti pubblicazioni come i cataloghi del “Terzo Millennio” e in due volumi illustrati dall’artista, dedicati rispettivamente al poeta Vincenzo Aruta e al maestro Giovanni Alberghina.
Un riconoscimento che non solo ha dato visibilità internazionale a Miranda, ma lo ha anche consacrato tra i protagonisti dell’“Albo d’Oro degli Artisti del III Millennio”, prestigiosa iniziativa curata dalla stessa Demurtas per la collana SD Collection.
Il valore della diffusione culturale: Importante la pubblicità fatta con grande devozione, dove i libri arrivano a grandi personalità, Galleria d'arte e oltre oceano. Il progetto editoriale della SD Collection, giunto al suo 5° volume “Artisti e Poeti del III Millennio”, rappresenta oggi un punto di riferimento per la promozione della cultura artistica e poetica contemporanea. Ogni autore selezionato è parte di un percorso che unisce competenza critica, passione e una visione umanistica dell’arte. Il volume, corredato di codice ISBN e distribuito in 89 Paesi del mondo, verrà inoltre inviato gratuitamente alle principali biblioteche italiane, entrando a far parte del patrimonio librario nazionale. Come sottolinea Sonia Demurtas, citando Robert Henri: “L’arte non si può separare dalla vita. È l’espressione della più grande necessità della quale la vita è capace.” Un principio che si riflette perfettamente nel lavoro di José Miranda. Nella sua produzione si avverte l’eco dei grandi maestri del Rinascimento — da Perugino a Leonardo, da Michelangelo a Raffaello — reinterpretati attraverso un linguaggio contemporaneo, dove il tratto diventa mezzo per restituire interiorità e spiritualità. L’arte come cammino di verità Il percorso di José Miranda è, in definitiva, un viaggio di conquista e di consapevolezza. Nelle sue opere convivono la disciplina del mestiere e la libertà dell’emozione, la memoria e la visione. Grazie alla sinergia con Sonia Demurtas e l’Accademia “Fior di Loto”, la sua arte ha trovato una dimensione di riconoscimento e di respiro internazionale, confermando come la vera bellezza nasca sempre dall’incontro tra talento, dedizione e condivisione.

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