Alfredo Campagna alla Biennale di Vibo Valentia
Alfredo Campagna alla Biennale di Vibo Valentia
Nota critica di Sonia Demurtas – Critica d’Arte e Organizzatrice della Biennale
Alla Biennale di Vibo Valentia approda uno dei nomi più affascinanti dell’iperrealismo italiano contemporaneo: Alfredo Campagna, artista capace di trasformare la realtà in un racconto sospeso tra verità e poesia, dove ogni dettaglio vibra di vita propria.
Nato a Catanzaro, Campagna entra giovanissimo nel mondo dell’arte: a soli quattordici anni espone la sua prima collettiva presso la storica Galleria Mattia Preti. Da allora, il suo cammino non si è mai interrotto. Gli studi al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro consolidano quella disciplina rigorosa e quello sguardo acuto che diventeranno la cifra del suo linguaggio pittorico.
La sua è una pittura che non si limita a riprodurre: restaura la verità, la amplifica, la rende tangibile. Nei suoi quadri ogni elemento appare talmente reale da confondere lo spettatore: la distanza tra pittura e fotografia diventa impercettibile, annullata da una tecnica impeccabile e da una cura maniacale del dettaglio. L’iperrealismo, nato a livello internazionale negli anni Settanta, trova in lui un interprete sensibile, rigoroso, profondamente umano.
Come evidenziato dalla critica d’arte Sonia Demurtas, organizzatrice della Biennale, Campagna è un narratore silenzioso: le sue tele non si limitano a mostrare, raccontano. Donne pensierose, madri che stringono i figli, giovani dall’espressione sospesa, nudi perfetti che catturano lo sguardo: ogni figura diventa un frammento di vita, una storia che pulsa sotto la superficie del colore.
Tra le sue opere più intense troviamo Nudo, La ragazza dell’Est, Africa, Amore materno, La portatrice d’acqua e il commovente Bimbo africano, dove un barcone sullo sfondo racconta, con una delicatezza straziante, ciò che spesso le parole non riescono a dire.
Ma Campagna non è solo pittore di figure.
È anche interprete della natura e dei suoi rituali più semplici: una rosa che trattiene la luce, un grappolo d’uva che sembra voler essere afferrato, un bicchiere di vino che cattura lo sguardo con la brillantezza di un istante colto e reso eterno. Tutto è immerso in una dimensione luminosa, resa viva da un cromatismo limpido e avvolgente.
Le sue opere non imitano la realtà:
le concedono un senso, un respiro, una possibilità di essere comprese.
È per questo che la sua presenza alla Biennale di Vibo Valentia rappresenta un momento di grande valore artistico e umano. Le sue tele ci invitano a guardare ciò che abbiamo intorno con occhi nuovi, a riconoscere la bellezza nel quotidiano, a riscoprire le storie silenziose che abitano la nostra realtà.
Con Alfredo Campagna, la Biennale accoglie un maestro capace di creare emozioni attraverso la verità assoluta della pittura. Un artista che rende la realtà più viva di quanto spesso la percepiamo.
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