Carla De Paolo alla Biennale di Vibo Valentia

Nota critica di Sonia Demurtas – Critica d’Arte Alla Biennale di Vibo Valentia si accende una luce nuova, intensa, vibrante: è la presenza dell’artista Carla De Paolo, che approda all’evento con le sue opere dal linguaggio potente, immerse in una tempesta di colore capace di sfiorare l’anima e risvegliarla. I riflettori, quest’anno, sembrano catturati da un’energia cromatica che pulsa e respira. E non potrebbe essere altrimenti: l’arte di Carla De Paolo nasce da una forza interiore che diventa gesto, da un’urgenza espressiva che cerca spazio, respiro, rivelazione. Il colore — vivo, fluo, vitale — è il vero protagonista della sua visione pittorica. Come sottolinea la critica d’arte Sonia Demurtas, lo stile di De Paolo si presenta ricco di declinazioni espressive che mettono in risalto un pensiero creativo limpido e deciso. La sua pittura non imita il reale: lo supera, lo reinventa. Le spatolate dense e materiche generano emozioni forti, immediate, quasi fisiche. Le cromie, ampie e variegate, sono scelte con cura, con coraggio, con libertà assoluta: sono colori che non descrivono, ma irradiano; non raffigurano, ma colpiscono.
La potenza dell’opera nasce proprio qui: nel colore che urla, vibra, trascina. Nel colore che diventa voce, corpo, luce. In queste tele — talvolta grandi, monumentali — ritratti e paesaggi assumono dimensioni che amplificano la percezione emotiva. Il gigantismo non è solo un espediente formale: è un varco, un invito a entrare dentro l’immagine, lasciandosi travolgere dalle sensazioni che la tavolozza sprigiona. L’arte di Carla, nutrita da un dialogo profondo con le avanguardie del ’900, porta in sé un lieve sentore di Pop Art, ma rielaborato con un’espressività tutta personale, esplosiva, contemporanea. È un colore che non teme di mostrarsi nella sua purezza abbagliante, un colore che cattura, che travolge, che illumina. Perché l’obiettivo della sua pittura non è riprodurre il mondo: è crearne uno più intenso, emotivo, ideale. Carla intinge il pennello nella propria anima e porta luce dove le ombre sembrano aver preso dimora.
E così, mentre l’artista si prepara a incantare il pubblico della Biennale con questa scintillante produzione, torna in mente una frase di Picasso che sembra scritta apposta per lei: «L’arte spazza via dall’anima la polvere della vita quotidiana». Alla Biennale di Vibo Valentia, le opere di Carla De Paolo faranno esattamente questo: scuoteranno, illumineranno, risveglieranno. Saranno un invito a vedere il mondo con occhi nuovi — più forti, più vivi, più liberi. ---

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