Giovanni Curto alla Biennale di Vibo Valentia
Giovanni Curto alla Biennale di Vibo Valentia
Il pittore dell’anima e delle trascendenze luminose
Alla Biennale di Vibo Valentia approda una voce rara, antica e allo stesso tempo sospesa nel futuro: Giovanni Curto, artista visionario, pittore dell’anima e maestro della luce che oltrepassa i confini del mondo conosciuto.
Nato a Catanzaro, Curto si avvicina giovanissimo alla pittura e da subito lascia emergere un temperamento inquieto, ribelle, indipendente. Non accetta compromessi, non si lascia ingabbiare dalle regole accademiche, abbandona i percorsi prestabiliti per seguire i sentieri più impervi: quelli della ricerca autentica. È così che si isola dai movimenti pittorici del suo tempo, scegliendo di costruire — con coraggio e solitudine — un linguaggio tutto suo, libero, tellurico, poetico.
Gli anni ’80 segnano una svolta: l’incontro con un filosofo che condivide la sua visione del mondo, fondata sugli studi della natura, della geologia, dell’antropologia, dell’energia esoterica. Da questo incontro nasce un pensiero estetico nuovo, intenso, minerale. È qui che l’artista trova la materia della sua stessa identità: pietre, cristalli, geodi, gemme, trasparenze che diventano luce, colore, abisso.
La pittura di Curto è un varco.
Le sue opere sono paesaggi onirici che sembrano oltrepassare il confine del mondo terreno; sono trascendenze lunari, bagliori puri che illuminano l’oscurità come se il minerale stesso potesse respirare. In ogni tela convivono passato, presente e futuro, sospesi in un equilibrio che diventa rivelazione.
Curto osserva l’essenza profonda della materia e la trasforma in visione: ciò che è solido diventa impalpabile, ciò che è oscuro brilla, ciò che è nascosto si svela nei colori. Le sue velature tecniche — eleganti, delicate, magistrali — appartengono al movimento della pittura mineralica, un filone nato in Calabria alla fine degli anni ’60 del quale l’artista è oggi uno dei più preziosi testimoni e interpreti.
Alla Biennale di Vibo Valentia, Giovanni Curto sarà presente con una selezione di sue opere, autentici capolavori in cui la bellezza rarefatta si fonde con un’intensa spiritualità.
Osservare un suo dipinto significa attraversare un confine invisibile e avventurarsi in un mondo fatto di luce, metamorfosi e silenzi profondi. Significa intravedere la terra nella sua anima più segreta, e forse anche la nostra.
Perché Giovanni Curto, più di ogni altra definizione, è davvero ciò che da sempre incarna: un pittore dell’anima.
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