La Biennale di Vibo Valentia chiude il sipario: tre giornate di arte, bellezza e partecipazione

Un successo strepitoso!!!
La Biennale di Vibo Valentia chiude il sipario: tre giornate di arte, bellezza e partecipazione
Vibo Valentia – Si è conclusa con grande partecipazione ed emozione la prima edizione della Biennale di Vibo Valentia, che per tre giorni ha trasformato il Valentianum in un luogo di incontro, dialogo e bellezza condivisa. Un evento che ha intrecciato arti visive, poesia, cinema, moda e parola scritta, offrendo alla città e ai visitatori un’esperienza culturale intensa, corale e profondamente significativa.
La Biennale ha visto la partecipazione di artisti, poeti e operatori culturali che, con linguaggi e sensibilità differenti, hanno dato vita a un percorso artistico ricco, vibrante e mai autoreferenziale.
Hanno preso parte alla manifestazione: Costantino Comito, Pierluigi Lo Gatto, Alfredo Campagna, Andrea Stanic,
Anna Cuzzola, Domenico Truocchio, Aruta, Carla De Paolo, Caterina Rizzo, Giovanni Curto, Daniela Milasi, Eleonora Laganà, Francesco Logoteta, Giuseppe Galati, José Miranda, Liliana Condemi, Mauro Proci, Melina Morelli,
Nadia Martorano, Neno Mirabello, Nino Romano, Ornella Cicuto, Pasquale Terracciano, Renata De Santo, Sandos, Sator Arts, Saverio Barone, Stefano De Angelis, Tina Nicolò, Pantaleone Rombolà, Tonio Fortebraccio, Ugo Rosanò, Vincenzo Sguera, Vincenzo Testa e Maria Pisano, che hanno contribuito a costruire una narrazione artistica plurale e profondamente connessa al territorio e al contemporaneo.
La scuola di moda di Vibo Valentia con il professore Fortunato De Luca.
Accanto alle arti visive, la poesia ha avuto un ruolo centrale nel dialogo culturale della Biennale. Le letture e gli interventi poetici, tra cui quelli di Mimma Febbraro, Anna Alfano e Raggiu hanno dato voce all’interiorità e ai sentimenti, creando momenti di ascolto intenso e partecipato.
Durante le tre giornate hanno trovato spazio anche importanti presentazioni editoriali:
il libro “Seta Marina” di Pietro Comito, opera di forte suggestione narrativa e identitaria; Vincenzo Aruta con il libro i Fiori di Arvin la raccolta poetica “Schegge di luce” di Domenica Pirilli, un viaggio lirico fatto di frammenti emotivi e profondità espressive; e la presentazione del calendario artistico–poetico, progetto collettivo che unisce immagini e parole, impreziosito dalla copertina firmata da Eleonora Laganà, divenuta simbolo visivo dell’edizione.
Momenti di particolare rilievo sono stati quelli dedicati ai riconoscimenti. A Costantino Comito è stato conferito il Premio Eccellenza Vibonese – sezione Cinema, per il valore del suo percorso artistico e il contributo offerto al linguaggio cinematografico e culturale del territorio.
È stata inoltre conferita la nomina a socio onorario alla giornalista Lucia De Cicco, in riconoscimento del suo impegno professionale, culturale e umano. La Biennale ha registrato anche una significativa presenza internazionale, con artisti provenienti dall’estero come Andrea Stanic e José Miranda, confermando la capacità di Vibo Valentia di dialogare con il panorama artistico internazionale. L’organizzazione esprime un sentito ringraziamento a tutti gli artisti, poeti, relatori e partecipanti, che con la loro presenza hanno reso possibile il successo della manifestazione, e agli sponsor e sostenitori che hanno creduto nel progetto e ne hanno supportato la realizzazione. Un riconoscimento particolare va ai curator Antonio Teti, Caterina Rizzo, Tonio Fortebraccio, Anna Alfano, Sator e Saverio Barone, per il contributo curatoriale e progettuale offerto alla qualità complessiva dell’evento. Un sentito ringraziamento è rivolto inoltre al Console dei Maestri del Lavoro della Calabria, Francesco Saverio Capria, che insieme a Sator e Rino Rosario Lo Giacco sono è alternati nella conduzione delle giornate, accompagnando con competenza, eleganza e passione la prima edizione della Biennale. Un ringraziamento speciale va infine a Sonia Demurtas, organizzatrice e direttrice artistica, per la visione, la dedizione e la professionalità con cui ha guidato l’intero progetto. La Biennale di Vibo Valentia chiude il sipario su questa prima edizione, lasciando però aperto un percorso culturale fatto di dialogo, bellezza e futuro. Arrivederci alla prossima edizione.

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