Mauro Proci alla Biennale di Vibo Valentia: l’energia dell’arte tra dipinto e scultura
Mauro Proci alla Biennale di Vibo Valentia: l’energia dell’arte tra dipinto e scultura
La Biennale di Vibo Valentia accoglie, tra i protagonisti di questa edizione, Mauro Proci, artista dalla sensibilità profonda e dallo stile inconfondibile, che presenterà al pubblico un dipinto e una scultura, sintesi perfetta della sua ricerca visiva e spirituale.
Nato a Torino nel 1951, Proci vive e lavora nella quiete creativa del suo studio a Ciriè. Cofondatore dell’associazione artistico-culturale To Ergasterion, è da sempre una presenza costante e generosa in tutte le iniziative dell’Accademia di Arte e Poesia Fior di Loto, dove il suo contributo artistico e umano è riconosciuto e apprezzato da colleghi e critici.
La sua storia è quella di un artista che non ha mai smesso di interrogare la materia e il colore. Dai primi anni, attratto dalle forme prorompenti di Rubens, passando attraverso l’erotismo vibrante di Schiele e le atmosfere eleganti della Secessione Viennese, Proci viene infine travolto dall’energia futurista di Boccioni. Di questi mondi trattiene la linfa vitale, trasformandola in un linguaggio personale, immediatamente riconoscibile: tagli di luce, tensionalità dinamiche, volumi che respirano, come se la tela e la materia scultorea potessero farsi eco di un movimento interiore.
Nel tempo, Proci ha raggiunto uno stile maturo e complesso, capace di fondere tecnica e introspezione, energia e quiete, fino a sfiorare la spiritualità. Le sue opere superano la figura rappresentata: la travalicano, la trasformano, la proiettano verso una dimensione in cui luce e ombra si rincorrono per dare forma all’ineffabile. Lo spettatore non osserva: partecipa, viene condotto dentro un mondo di linee, pieni e vuoti che diventano metafora di una costante ricerca di libertà e trascendenza.
La presenza di Mauro Proci alla Biennale di Vibo Valentia non è solo un riconoscimento alla sua qualità artistica, ma anche un tributo alla sua tenacia, alla sua evoluzione e alla sua volontà di sperimentare, sempre, senza sosta. Un artista che vive l’arte come necessità, come atto d’amore, come viaggio.
E sarà proprio questo viaggio – fatto di colori che esplodono, forme che si intrecciano e pensieri che si fanno materia – a incantare il pubblico della Biennale, attraverso un dipinto e una scultura che rappresentano le due anime complementari del suo percorso.
Un appuntamento da non perdere, un incontro con un artista che trasforma visioni ed emozioni in esperienza viva.
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