Onofrio La Leggia ospite d'onore alla Biennale di Vibo Valentia: l’arte che modella l’anima

Onofrio La Leggia una presenza importante alla Biennale di Vibo Valentia: l’arte che modella l’anima La Biennale di Vibo Valentia si arricchisce della presenza di Onofrio La Leggia, artista poliedrico e maestro del modellato, che parteciperà con una selezione di sue opere, portando in Calabria l’intensità della sua ricerca espressiva e la forza plastica del suo linguaggio.
Nato a Riesi (Caltanissetta) nel 1959, La Leggia si innamora dell’arte sin da giovanissimo, dedicandosi con passione alla pittura e soprattutto alla scultura, ambito nel quale raggiunge importanti traguardi internazionali. Le sue opere sono state esposte in numerose città europee e negli Stati Uniti, fino a New York, e gli hanno valso prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Primo Premio alla Biennale di Budapest per il Modellato. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerose opere per spazi privati e luoghi pubblici, oltre a importanti premi artistici per eventi e festival, tra cui il celebre Efebo d’Oro per la TV e il Cinema conferito nell’ambito dell’omonimo festival cinematografico di Palermo. Per la Biennale di Catanzaro, ha inoltre modellato la statua dedicata a Roberto d’Angiò, confermando il suo ruolo di interprete sensibile della memoria storica. Parallelamente, la sua pittura si distingue per una tavolozza vibrante e una tecnica avvolgente, capace di trasmettere emozioni pure e immediate. La Leggia ha realizzato anche importanti premi artistici per Sonia Demurtas e per il Premio Arte e Cultura Vibook, portando la propria creatività a livelli di particolare raffinatezza. In occasione della Biennale di Vibo Valentia, l’artista sarà inoltre presente nel prestigioso volume “Albo d’Oro degli Artisti”, catalogo a colori di grande valore culturale, che racconta storie, percorsi e sogni dei protagonisti dell’arte contemporanea, inserendoli in un ideale dialogo con la grande tradizione del passato. La presenza di Onofrio La Leggia rappresenta un momento di grande rilievo per la Biennale: un incontro con un’arte che nasce dalle mani e dal cuore, capace di lasciare un segno autentico e duraturo.

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