Quando l’arte educa e il futuro prende forma: due giornate di successo per la Biennale di Vibo Valentia

Quando l’arte educa e il futuro prende forma: due giornate di successo per la Biennale di Vibo Valentia VIBO VALENTIA – Si sono concluse con grande partecipazione, entusiasmo e apprezzamento le due giornate centrali della Biennale di Vibo Valentia, che hanno trasformato il Valentianum in un luogo vivo di bellezza, confronto e visione condivisa. Un evento che non si è limitato a esporre opere o a suscitare emozioni, ma che ha saputo educare, unire e guardare al futuro, mettendo al centro l’arte come strumento di crescita individuale e collettiva. Fin dall’apertura, l’atmosfera è stata intensa e partecipata: pubblico numeroso, artisti, studenti e operatori culturali hanno animato gli spazi del Valentianum, confermando il valore di una manifestazione ormai riconosciuta nel panorama culturale nazionale.
Arte, parola e riconoscimenti Tra i momenti più significativi, la consegna dell’attestato di merito all’artista Nadia Martorano, riconosciuta per la qualità del suo percorso artistico e per il contributo offerto all’interno della Biennale. Un gesto simbolico che ha sottolineato l’attenzione dell’Accademia di Arte e Poesia Fior di Loto verso il talento e l’impegno autentico. Grande apprezzamento ha riscosso anche la presentazione del libro “Schegge di luce” di Domenica Pirilli, accolta con interesse e partecipazione dal pubblico. Le pagine dell’opera hanno aperto uno spazio di ascolto profondo, confermando il ruolo centrale della parola scritta all’interno della Biennale e il forte legame tra letteratura ed esperienza umana.
Uno sguardo che viene da lontano Di particolare rilievo la presenza di artisti internazionali, giunti dall’estero per prendere parte alla manifestazione. Colpiti dall’atmosfera, dalla bellezza dei luoghi e dall’accoglienza ricevuta, gli ospiti stranieri si sono dichiarati profondamente affascinati da Vibo Valentia, manifestando il desiderio di tornare per future edizioni ed eventi culturali, sempre sotto la cura e la direzione artistica di Sonia Demurtas, anima e ideatrice della Biennale. Un segnale importante che conferma come la città sia capace di dialogare con il mondo e di proporsi come polo culturale attrattivo, non solo a livello regionale ma anche internazionale.
Un progetto che guarda avanti Le due giornate della Biennale hanno dimostrato come l’arte, quando è guidata da visione e competenza, possa diventare spazio educativo, occasione di incontro e strumento di valorizzazione del territorio. Pensiamo ad esempio alle opere di Corrado Corradino che tramandano alle generazioni storia e cultura. Un progetto che mette al centro le persone, le scuole, gli artisti e la comunità, e che continua a crescere grazie a una direzione artistica attenta e appassionata. La Biennale di Vibo Valentia si conferma così non solo come evento culturale, ma come esperienza collettiva, capace di lasciare tracce durature e di costruire ponti tra presente e futuro.
Un successo che non chiude un percorso, ma ne apre di nuovi, con la promessa di ritornare, crescere e continuare a raccontare la bellezza.

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