Renata De Santo alla Biennale di Vibo Valentia
Renata De Santo alla Biennale di Vibo Valentia, l'artista è anche presente nel calendario artistico poetico targato SD collection
Alla Biennale di Vibo Valentia farà il suo ingresso una voce artistica intensa, sensibile e ricca di sfumature: Renata De Santo, nata a Torino il 15 marzo 1953, artista eclettica che da sempre coltiva un profondo amore per il disegno e la pittura.
Diplomata all’Istituto Sommeiller di Torino, Renata intraprende sin da giovanissima un dialogo appassionato con l’arte, partecipando già durante le scuole medie al concorso “Disegna il tuo borgo”, classificandosi quarta tra numerosi partecipanti. Un talento precoce che negli anni si è trasformato in ricerca, sperimentazione e continua evoluzione.
Nel suo percorso artistico ha esplorato la pittura a olio e acrilica, arricchendo successivamente le sue opere con materiali non convenzionali: glitter, inserti argentati e dorati, mini smalti e applicazioni a colla a caldo, che conferiscono ai suoi lavori una matericità vibrante e una luminosità distintiva.
Autrice anche del libro per bambini “Le novelle della nonna”, da lei stessa illustrato con colori pastello e pubblicato da Alhena Editore, Renata ha ricevuto per quest’opera il Premio “Dante Nume Italiano” al Salon d’Arte Endola di Torino, dove ha partecipato a numerose rassegne collettive di rilievo.
La sua presenza nel panorama artistico è costante: rassegne internazionali, collettive, esposizioni fisiche e virtuali l’hanno vista protagonista, ottenendo attestati di merito e prestigiosi riconoscimenti. Dal 2019 ha ripreso a dipingere in modo continuativo, partecipando con rinnovato entusiasmo a eventi culturali che ne apprezzano la sensibilità pittorica.
Oggi, il suo percorso approda alla Biennale di Vibo Valentia, dove Renata De Santo porterà la sua arte fatta di colore, emozione e memoria, confermando una volta di più la profondità del suo linguaggio visivo e la sua capacità di raccontare il mondo attraverso trame cromatiche intime e raffinate.
Un’artista da scoprire, da osservare, da sentire. E alla Biennale, Renata saprà lasciare un segno luminoso.





Commenti
Posta un commento